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Due anni dopo Nembro si racconta: Il cortometraggio dei ragazzi di OnAir

“Antologia del fiume Serio- dove la vita scorre” è il cortometraggio realizzato

dall’associazione Cinevan e dal gruppo di ragazzi nembresi di OnAir Production: due anni dopo lo scoppio della pandemia nel paese si torna a raccontare la vita degli abitanti


Sono passati due anni da quando, nella primavera 2020, per Nembro iniziava la lunga vicenda legata alla pandemia. Oggi il paese si racconta: Antologia del fiume Serio- dove la vita scorre è il titolo del cortometraggio realizzato dall’associazione culturale milanese Cinevan, in collaborazione con i giovani nembresi del gruppo OnAir Production. Accessibile al pubblico dal 23 febbraio 2022, il documentario racconta le storie dei luoghi più colpiti dal contagio e dei suoi abitanti, ripercorrendo lo scorrere della vita da quando tutto è iniziato. Un messaggio di rinascita quindi, ma anche un invito a non dimenticare tutto l’accaduto.

Le sponde del fiume Serio, il campo da calcio dell’Oratorio del paese, i campi di Trevasco: questi gli scenari delle riprese, in cui si intrecciano quattro storie diverse, raccontate tramite lo sguardo della regia di Luca Cusani ed Elia Rollier. Vissuti diversi, ma profondamente segnati dall’esperienza della pandemia: Marta e Francesco, coppia di giovani sposi che si sono trovati a vivere in una frazione isolata; Ornella, figlia che non poteva assistere alla madre ricoverata in una casa di riposo; Antonio, padre di famiglia ricoverato in terapia intensiva; Diego, bambino appassionato di calcio costretto a casa. Le immagini mostrano come ogni abitante del paese sia stato toccato, in maniera diversa, dall’esperienza vissuta negli ultimi due anni. I luoghi sono quelli di sempre, ma nessuno è come prima: “All’inizio non ero convinto di partecipare alle riprese- spiega Antonio- Ero intimorito dal dover raccontare episodi così personali. Mi sono convinto quando ho pensato all’importanza di testimoniare l’accaduto: il contagio e la terapia intensiva sono state esperienze forti e dolorose, è giusto sapere”.

Un cortometraggio che nasce quindi con il desiderio di testimoniare l’impatto del Covid19 nella realtà locale di Nembro e dei paesi vicini, chiamando in causa ogni cittadino. Mattia Bergamelli, collaboratore alla realizzazione del documentario, racconta: “Il progetto nato dalla volontà di mostrare concretamente come la gente abbia vissuto qui in questi due anni: abbiamo deciso di mettere in scena persone che tornano ai luoghi da cui erano stati tenuti lontani da tanto tempo, come la casa di riposo, il campo da calcio. Allo stesso tempo però sono persone che ripensano alla loro storia e la trasmettono, così come ognuno di noi fa. Stiamo pensando di inviare il documentario a rassegne internazionali: vorremmo riuscire a far arrivare la nostra realtà a più persone possibili.”

Una testimonianza, ma anche un fondamentale messaggio di rinascita: numerose e simboliche sono le immagini legate allo scorrere dell’acqua. Da una parte il fiume Serio, che raccoglie “la vita che scorre” e rappresenta una storia che va avanti. Dall’altra la grotta, che apre e chiude il cortometraggio, raccontata dallo speleologo Gianni Comotti, luogo in cui “la vita ha inizio”.





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